L'attività di chi produce immagini può esplicarsi all'insegna della ricerca personale, libera di rispettare solo le autoprescrizioni, oppure può mettersi al servizio di una committenza varia: c'è la pubblicità, come si è già visto, e più facilmente c'è l'editoria. Per l'artista bibliofilo, è un altro modo per restare in rapporto con gli amati libri e per istoriarne pagine e pagine, per marchiarle con il proprio segno di zorro (pur coniugato di volta in volta alle esigenze altrui: dell'editore, dello scrittore, del pubblico). Così, quando Sergio Fedriani piega e stravolge il classico proverbio latino, apparentemente negando la permanenza dello scritto, il suo non è pessimismo, ma al contrario un approccio del tutto lirico. Il risultato è che i fitti allineamenti di caratteri dei suoi libri si scrollano di dosso ogni gravità e possono finalmente, appunto, librarsi...
La vita è sogno, Tormena Editore, 1998.